giovedì 28 febbraio 2013

Laboratorio di burattini

Da un paio di settimane è cominciato il laboratorio di burattini interamente realizzati con materiali di recupero. A breve cominceremo a preparare il teatrino per far vivere i nostri personaggi!
Il tutto è realizzato dai bambini che seguono il cosro con l'auto dei più grandi. Fra pochi giorni pubblicheremo le fotografie delle prime creazioni.

Vieni a trovarci per avere maggiori informazioni sui nostri laboratori!


martedì 26 febbraio 2013

Gioco-shiatsu-bimbi 
2-6 anni
 Il Sogno del Piccolo Principe propone un nuovo corso originale e creativo: shiatsu per bambini dai 2 ai 6 anni strutturato su un numero di 7 incontri della durata di un'ora. Lo stesso sarà organizzato in base alle adesioni e saranno creati gruppi omogenei per fasce d'età.

L'attività sarà strutturata come segue:
- saluto
- gioco di apertura dell'attività
- giochi per l'apprendimento della tecnica del gatto e della passeggiata
- giochi di stiramento dei meridiani
- chiusura e saluti

Materiali occorrenti:
- abbigliamento comodo
- calze antiscivolo
- una copertina in pile

Perchè un corso di shiatsu?
- E' una pratica che si può utilizzare a tutte le età;
- non richiede particolari materiali e spazi;
- può diventare un buono strumento di conoscenza del proprio corso e delle proprie emozioni;
- diventa un momento di coccola da dedicare a noi stessi e ai nostri figli;
può diventare un momento di scambio e reciprocità attraverso il gioco;
- praticato giocando, nel corso delle diverse età, aiuta a darsi un'organizzazione mentale e una sorta di disciplina, ma anche ad essere intuitivi. 

Per maggiori informazioni passa a trovarci in ludoteca (Via Roma, 4 - Chieri // Carmine Rugiero 320 258 49 82 - Federico Rossi 328 533 27 24) o contatta Cristina Arras (operatore shiatsu) al numero 348 62 63 299!

venerdì 8 febbraio 2013



Il comportamentismo

Il comportamentismo nacque ufficialmente nel 1913 da John B. Watson (Greenville, 9/01/1878New York, 25/09/1958, psicologo statunitense), il quale  iniziò una vigorosa controffensiva contro l’introspezione e a favore di una psicologia oggettiva nata dall'osservazione del comportamento degli animali.
Per un’analisi attenta del fenomeno è bene cominciare dall’articolo che ne segnò la nascita ufficiale: Psychology as the Beaviorist views it (Psychological Review, 1913).

“La psicologia così come la concepisce il comportamentista non è altro che una branca sperimentale oggettiva della scienza naturale. Il suo obiettivo teorico è la previsione e il controllo del comportamento. L’introspezione, pertanto, non rientra essenzialmente fra i suoi metodi (…). In genere i sostenitori della psicologia tradizionale tendono a definirla come uno studio scientifico dei fenomeni della coscienza. In altre parole, per costoro il problema centrale della psicologia è, da un lato, la scomposizione analitica degli stadi mentali complessi nelle loro singole componenti elementari e, dall’altro, la ricomposizione di stadi complessi attraverso l’aggregazione delle componenti elementari preliminarmente accertate”.

Il pensiero di Watson
Secondo il pensiero di Watson la psicologia deve diventare la scienza del comportamento, attraverso la rimozione dalla stessa del suo oggetto principale: lo studio introspettivo della coscienza. Essa deve eliminare tutti i concetti mentalistici e avvalersi soltanto di quelli comportamentali, ad esempio quelli di stimolo e risposta; lo scopo è quello di prevedere e controllare il comportamento.

I metodi di studio indicati da Watson sono:
a) osservazione
b) metodo del riflesso condizionato
c) metodo del resoconto verbale
d) metodi basati sui test

Il metodo dell’osservazione costituisce la base di tutti gli altri metodi. I test oggettivi erano già largamente utilizzati, ma Watson propose di impiegare i risultati come campioni comportamentali per determinare attitudini particolari e generali del comportamento. Anche il metodo del riflesso condizionato era già praticato in America ma Watson ebbe il merito di averne generalizzato l’applicazione nelle ricerche psicologiche.
 Il metodo del resoconto verbale merita invece un’attenzione speciale in quanto fu considerato il compromesso con il quale Watson recuperava dalla finestra l’introspezione dopo averla cacciata dalla porta. Ma perché tanta contrarietà all’introspezione? In primo luogo perché la stessa non può essere impiegata da coloro che si occupano di psicologia animale. Inoltre Watson si domandava come poteva la psicologia avanzare se anche i più esperti introspezionisti non riuscivano a trovarsi d’accordo data l’inesattezza del fenomeno. Ma l’obiezione fondamentale fu quella secondo la quale un comportamentista non poteva ammettere nel suo laboratorio qualcosa che non potesse essere sottoposto ad un’osservazione oggettiva. Egli arrivò così alla conclusione che le reazioni verbali sono oggettivamente osservabili e che il resoconto verbale rimane comunque un metodo inesatto.

L’oggetto di studio del comportamentismo
Principi fondamentali del comportamentismo sono gli elementi comportamentali (movimenti muscolari o secrezioni ghiandolari). La psicologia deve prendere in esame solo azioni che possono essere descritte in termini oggettivi di stimolo-risposta, formazione di abitudini ecc.
Attraverso lo studio oggettivo del comportamento, la psicologia contemporanea può prevedere la risposta una volta conosciuto lo stimolo e prevedere lo stimolo necessario a determinare una certa risposta.
Riassumendo, il comportamentismo ha per oggetto lo studio del comportamento considerato in rapporto con l’ambiente, esso coinvolge l’intero organismo e non può essere limitato al solo sistema nervoso.

Questo articolo vuole essere una semplice introduzione all’argomento, per maggiori informazioni e per una più approfondita conoscenza in merito si consiglia di leggere Watson (1930) Behaviorism (Il comportamentismo) Watson, 1930 Giunti Firenze 1983. 


 Simonetta Bellomo

martedì 5 febbraio 2013





       IMPARARE L’INGLESE GIOCANDO




Presso "Il Sogno del Piccolo principe" è attivo un nuovo laboratorio di lingua inglese!

L' obiettivo principale del corso è quello di insegnare ai più piccoli le basi della lingua inglese, nonché le nozioni fondamentali per “cavarsela” nella vita di tutti i giorni.
Ogni momento è quello giusto per cominciare ad apprendere una nuova lingua, fin dai primi anni di età (quelli in cui si apprende di più e più in fretta), quando l’apprendimento è più naturale e spontaneo.

Il corso si svolgerà sul piano del gioco e avrà lo scopo di insegnare senza mai annoiare gli allievi, invitandoli a scoprire la lingua attraverso il gioco e il divertimento!

L'apprendimento deve costituire un'esperienza positiva, divertente e gioiosa senza nessun tipo di obbligo o stress.
Le lezioni verranno organizzate in modo da creare dei momenti fissi dedicati alla seconda lingua, una routine che per gli infanti è fondamentale in quanto la prevedibilità e la ripetizione aiutano i piccoli.
Fondamentale è, in ultimo, il concetto pedagogico secondo il quale le lingue sono un fenomeno sociale, pertanto vanno imparate in compagnia di coetanei e/o adulti (genitori o insegnanti); tutte le attività saranno, quindi, svolte in società.


Passa a trovarci in ludoteca in via Roma, 4 - Chieri